La prima cosa che un italiano nota quando si avventura in un bar di un paese straniero è che nella maggior parte dei casi chiedendo un caffè si finisce per ottenere una tazzona, o ancora meglio un bicchierone di carta, da 150 o 200 millilitri di un liquido bollente e dal colore scuro che ricorda vagamente per qualche secondo l’odore dell’espresso di casa nostra.
Questo perché il caffè inteso come espresso è tipico della nostra cultura, e noi siamo uno tra i popoli che lo apprezzano di più.
Molto spesso quindi vogliamo portare a casa quel gusto e quella sensazione particolare che ci da l’espresso del bar, e in questo negli ultimi anni ci stanno venendo in contro le case di elettrodomestici, che producono sempre più modelli di macchine del caffè. La tendenza affermatasi nell’ultimo periodo è quella delle macchine a cialde e quelle a capsule, che uniscono la praticità al gusto.
Per scegliere la macchinetta giusta come prima cosa dobbiamo considerare tre fattori, il numero medio di caffè che prendiamo in casa in una giornata, il budgetche abbiamo a disposizione, lo spazio presente in cucina.
Naturalmente il numero di caffè influisce molto, soprattutto perché se non ci capita di prendere più di un paio di caffè al giorno, potremmo anche decidere di acquistare una macchinetta low-budget, che ci permette di avere un ottimo caffè con una spesa contenuta, come la Krups Piccolo, brandizzata Nescafè Dolcegusto, che si può trovare a meno di 60€ e che però non ha l’erogatore di vapore e permette di fare il cappuccino solo con la capsula, e dunque con il latte in polvere, oppure la Philips Saeco Lavazza A Modo Mio Piccina acquistabile a circa 60€, che ha la stessa pressione (15 bar) della Krups, ma un serbatoio grande più del doppio, 0,6 litri contro1,4 l, e l’erogatore di vapore. Tutto questo naturalmente a discapito delle dimensioni, che sono leggermente superiori per la Saeco. Merita un’occhiata anche la 3, nuova macchina da caffè a capsule firmata Vergnano, che punta tutto sulla fama da intenditori del marchio e su un design di gran classe, ad un costo di 98€.
Bisogna però anche fare attenzione la costo e alla reperibilità delle capsule, perché ad esempio la Lavazza le commercializza attraverso tutti i normali supermercati, mentre quelle Nescafè le si trovano solo nei negozi del marchio, o in punti vendita specifici.
Volendo invece spendere un po’ di più ci si può orientare su modelli più performanti come la Saeco A Modo Mio Extra, che si può trovare per 150-160€.
Per coloro che invece vanno alla ricerca di un prodotto dal design particolare la Krups Dolce Gusto Circolo potrebbe rivelarsi la scelta adatta, garantendo design raffinato per circa 100€.
Naturalmente ci sarebbero delle variabili da considerare come potenza del motore, della pompa e capacità del serbatoio, ma visto l’uso strettamente domestico che si fa con questi apparecchi le abbiamo tralasciate, poiché tutte le macchine analizzate finora si sono rivelate perfettamente soddisfacenti per l’uso casalingo.
Ultima nota da tenere a mente per la scelta della macchina è che tra cialde e capsule c’è una notevole differenza, le capsule sono monomarca e differenti le une dalle altre, dunque ci potrebbe capitare di dover utilizzare solo le capsule del brand della nostra macchinetta, mentre le cialde rispettano lo standard ESE, dunque sono cialde in carta intercambiabili indifferentemente dalla marca.
Per la scelta delle cialde è invece difficile indirizzare su delle marche specifiche, poiché ognuno ha gusti differenti, dunque il consiglio migliore da dare è di provare, dato che comunque i negozi e gli stand nei supermercati sono sempre più diffusi non ci sarà difficile assaggiare due o tre tipologie di caffè diversi etrovare quello più adatto ai nostri gusti.