La zona del Chianti classico è una piccola porzione di territorio situato tra Firenze, Siena, le vallate della Greve, della Pesa e dell’Elsa e i monti del Chianti.
E’ ottenuto da uve Sangiovese (percentuale minima del 75%) a cui si aggiungono Canaiolo nero, Mammolo e altre uve a bacca rossa. Il processo di vinificazione è il tradizionale metodo di fermentazione in rosso con una macerazione abbastanza prolungata di circa 15 giorni. Dopo la svinatura e i vari travasi, il vino viene affinato ed invecchiato in legno. Negli ultimi anni ci sono state importanti modifiche nei disciplinari di produzione, come l’eliminazione dei vitigni bianchi e l’uso della barrique per l’invecchiamento. E’ stato invece abbandonato il cosiddetto ‘governo alla toscana’ che prevedeva la rifermentazione del vino giovane attraverso l’aggiunta di uva posta ad appassire in soffitta.
All’esame visivo il Chianti presenta un colore rubino vivace, tendente al granato con l’invecchiamento. Ha un odore intensamente vinoso, talvolta con sentore di mammola, caratterizzato da un più pronunciato carattere di finezza nella fase di invecchiamento. All’esame gustativo risulta armonico, asciutto, sapido, leggermente tannico, che si affina col tempo, divenendo più morbido e vellutato, mantenendo nel contempo vivezza e freschezza.
A seconda della sua struttura, del grado di invecchiamento e della provenienza geografica, il Chianti presenta una versatilità nell’accompagnare i vini come pochi altri vini in Italia; complemento ideale per cibi saporiti e speziati della cucina toscana come antipasti di prosciutto e salumi, primi a base di cinghiale, fiorentine, arista di maiale e formaggi pecorini stagionati.