Vitigno a bacca bianca, caratterizzato da una notevole vigoria ed un’epoca di maturazione medio-precoce; predilige terreni collinari mediamente fertili, freschi, calcarei e non troppo argillosi. Offre generalmente una buona resistenza ai freddi invernali ma teme le gelate primaverili e la siccità; garantisce coltivazioni buone ma non sempre costanti.
Il Riesling è originario della valle del Reno in Germania, soprattutto nell’area della Mosella dove è diffusamente coltivato e produce vini dai risultati sorprendenti. E’ uno dei cosiddetti internazionali e rappresenta il più importante vitigno tedesco, tanto da essere per la Germania ciò che lo Chardonnay è per la Francia. In Italia si è diffuso tra la fine del 1800 e l’inizio del 1900 e attualmente viene coltivato principalmente nel Trentino Alto Adige, nell’Oltrepò Pavese, in Veneto e in Friuli Venezia Giulia in zone fresche e su suolo sassoso.
Il Riesling renano differisce completamente da quello italico, sia dal punto di vista ampelografico (caratteri morfologici del grappolo e della foglia) che per quanto riguarda il vino ottenuto.
La varietà ha foglia media, tondeggiante, trilobata, a volte intera; grappolo piccolo, leggermente tozzo, di forma cilindrico-piramidale, alato; acino piccolo, sferoidale e buccia mediamente consistente, talvolta ambrata con punteggiature marroni.
.Dalla vinificazione è possibile ottenere un vino giallo paglierino con riflessi verdognoli, dal profumo fine e delicato, lievemente aromatico, con note minerali più o meno evidenti anche in funzione delle zone in cui viene coltivato. Mediamente alcolico, al palato risulta asciutto e sapido. E’ adatto alla produzione di vini tranquilli ma anche di spumanti e soprattutto di passiti e vendemmie tardive.