Vitigno a bacca rossa diffuso in Piemonte, Lombardia e in varie regioni del centro Italia. Ha vigoria buona ed un’epoca di maturazione media, si adatta bene ai climi siccitosi e ventosi e predilige terreni argillosi non molto fertili.
Ha foglia: media, pentagonale, pentalobata, verde chiara; grappolo: medio, piramidale, compatto, alato; acino: medio, ellissoidale e buccia: pruinosa, di colore blu intenso, sottile, consistente, dal sapore neutro.
Vitigno piemontese per antonomasia, per tradizione è indicato al femminile (la Barbera), è meno antico rispetto al Moscato, il Grignolino ed il Nebbiolo e la sua origine è quasi certamente individuata nella zona del Monferrato. Attualmente è il vitigno a bacca rossa più diffuso nella regione e uno dei più importanti in Italia, e se in passato la Barbera piemontese era considerato un vino rustico, con il tempo ha accresciuto la sua fama anche grazie a produttori lungimiranti che hanno saputo creare ottimi vini dalla buona struttura e che si evolvono con l’affinamento.
La vinificazione in purezza origina vini dal colore rubino intenso con sentori floreali di viola che si spingono allo speziato se passati in legno. Presentano un’ottima struttura e l’equilibrio gustativo.