Vitigno a bacca rossa caratterizzato da una vigoria media ed un’epoca di maturazione tardiva predilige i climi asciutti e caldi e i terreni profondi; comunemente viene allevato con forme a media espansione e con potatura medio-corta.
Le origini del Montepulciano sono piuttosto incerte e spesso lo si è confuso con il Sangiovese nonostante i due vitigni non abbiano nulla in comune. E’ diffuso prevalentemente nelle zone dell’Italia centro-meridionale, soprattutto in Abruzzo, che ne è la culla, nelle Marche, dove è vinificato sempre in uvaggio con altri vitigni quali Sangiovese, Cabernet Sauvignon e Merlot e nel Molise, dove rientra in tutte le DOC prodotte.
La varietà ha foglia media, pentagonale e grappolo medio, di forma conica o cilindro-conica, con una o due ali, mediamente compatto. L’acino è medio, di forma sub-ovale, con buccia ricoperta di abbondante pruina, spessa e consistente, di colore nero-violaceo.
Il vitigno Montepulciano in purezza dà origine ad un vino di un bel colore rosso rubino intenso, il profumo vinoso, fruttato e dal sapore asciutto con un buon contenuto di alcol e tannini equilibrati, corposo e adatto all’invecchiamento. Si presta anche alla vinificazione in bianco e alla produzione di vini rosati per parziale macerazione delle uve in purezza, ne è un esempio il Montepulciano d’Abruzzo Cerasuolo.