I vini bianchi devono il loro colore al tipo di processo di vinificazione che avviene senza il contatto tra vinacce e mosto e quindi previa sgrondatura (eliminazione) delle bucce, le quali contengono ma maggior parte delle sostanze pigmentanti.
Per ottenere un prodotto limpido e fine è infatti necessario che i mosti vengano decantati e filtrati ma soprattutto che tutto il processo di vinificazione in bianco avvenga evitando il contatto con l’aria, che potrebbe compromettere le caratteristiche organolettiche del vino.
Generalmente i vini bianchi si presentano all’aspetto caratterizzati da un colore giallo che può variare di tonalità dal verdolino, all’ambrato, al dorato o al paglierino; in merito al profumo esso può assumere caratteristiche floreali e fruttate dal gusto fresco e acidulo.
Volendo fare una descrizione generale delle caratteristiche del vino bianco, dobbiamo dire naturalmente che esso esteriormente si presenta di colore giallo in svariate tonalità, che vanno dall’ambrato al verdolino, dal dorato al paglierino. Il suo profumo è generalmente floreale e fruttato, forse anche per questo si tende a considerarlo più leggero e facile da degustare e apprezzare rispetto ai più forti e corposi vini rossi.
In effetti il vino bianco è meno alcolico di quello rosso e tende quindi a prestarsi con maggior facilità a diverse situazioni; gli abbinamenti ottimali sono con pietanze a base di pesce, molluschi e crostacei ma anche verdure e carni bianche; in generale si sposa molto bene anche con piatti semplici e dalla cottura rapida. I vini bianchi più diffusi in Italia sono quelli prodotti con i vitigni Vermentino, Moscato, Vernaccia e Trebbiano.