Vitigno a bacca bianca caratterizzato da vigoria buona ed epoca di maturazione medio-precoce; preferisce terreni profondi, non troppo umidi e tendenzialmente marnoso-calcarei in climi asciutti e ventilati dove è in grado di garantire produzioni buone e regolari.
La varietà ha foglia media, pentagonale, trilobata o pentalobata; grappolo è medio, cilindrico-piramidale, alato, da compatto a semi-spargolo; acino è medio o medio-grande, sferoidale o leggermente appiattito, con buccia sottile, di colore giallo-verdastro, tendente al dorato se ben esposto al sole; è ricoperto da uno strato leggero di pruina e la polpa ha il caratteristico sapore dolce e aromatico.
È la varietà più famosa della grande famiglia dei Moscati è originario dell’antica Grecia ed è stato importato quasi sicuramente dai Romani; il suo nome infatti deriva da muscum, muschio, il cui aroma caratteristico si ritrova nell’uva e che probabilmente corrisponde all’anathelicon moschaton dei Greci o all’uva apiana nell’antica Roma. Attualmente è diffuso in buona parte della Penisola, soprattutto in Piemonte (dove dà origine all’Asti DOC), in Veneto, Toscana, Sicilia e Sardegna.
Vinificato per produrre vini dolci dal colore giallo paglierino o dorato, con caratteristiche diverse in base alle zone di provenienza: in Piemonte e Veneto crea vini intensamente aromatici, con profumo fragrante e muschiato, spesso vivaci, frizzanti o spumanti; al Sud invece, dove le uve vengono generalmente appassite, dà luogo a vini corposi, di struttura e liquorosi.