La parola vino ha un’origine molto antica sulla cui etimologia esistono diverse teorie: secondo alcuni deriverebbe dal sanscrito vena (amare), stessa radice da cui deriva Venus, Venere, altri sostengono che da una radice sanscrita vi (attorcigliarsi) verrebbe fuori la parola vino, cioè il frutto della pianta che si attorciglia. Cicerone invece attribuisce a vinum un’etimologia latina, facendolo derivare da vir (uomo) e vis (forza).
Sostanzialmente è una di quelle parole che i linguisti definiscono “fluttuante”, in relazione alla notevole diffusione nel corso dei millenni tra popoli, razze e lingue diverse, in un’area estremamente vasta che va dall’India al Mediterraneo presso le località in cui si sviluppò la viticoltura. A prescindere dall’origine del suo nome quindi, la cosa certa è che si tratta di una bevanda nobile, leggiadra e sublime che accomuna tantissime culture e civiltà anche molto diverse da millenni.
Al di là delle definizioni più o meno romantiche a livello etimologico, il Vino è definibile come il prodotto derivante dalla fermentazione del mosto dell’uva e, più precisamente, come una soluzione formata da sostanze contenute negli acini di uva (acqua, glucosio, fruttosio, acido tartarico, citrico e malico, tannini ecc…) e da prodotti provenienti dalla fermentazione del mosto e delle vinacce (alcool etilico, glicerina, anidride carbonica ecc…).
La prima fase del processo attraverso il quale si ottiene il vino è detta pigiatura, viene effettuata industrialmente per mezzo di pigiatrici e dà luogo al mosto che è poi opportunamente raccolto in tini; a questo punto ha inizio la vinificazione (in bianco o in rosso) e alla quale segue la svinatura per separare il mosto dalle vinacce pompando il vino nelle botti. Qui esso subisce una fermentazione lenta che precede il momento del travaso, operazione necessaria affinché si possano eliminare le particelle in sospensione che precipitano in fondo alle botti. Effettuati i travasi e dopo un’accurata filtrazione inizia finalmente l’imbottigliamento. Generalmente i vini pregiati subiscono, prima di essere imbottigliati, un invecchiamento naturale, spesso in botti di rovere, che può durare anche 7-8 anni. Prima di essere messo in commercio il vino filtrato e chiarificato è sottoposto a sterilizzazione. Su tutte le bottiglie di vino deve essere poi indicato il titolo alcolico e per le produzioni con denominazione d’origine controllata, l’annata, il numero di serie e il marchio depositato.