I vini possono essere classificati in base a diversi criteri ed in particolare a seconda della zona geografica in cui vengono prodotti e della tecnica utilizzata per ottenerlo, della varietà di uva nonché del tipo di uso a cui sono destinati.
In base alla zona geografica si possono distinguere:
vini a denominazione di origine semplice caratterizzato dalla provenienza delle uve da certe zone geografiche e un luogo di imbottigliamento diverso;
vini a Denominazione di Origine Controllata (D.O.C.) vini cioè di grande qualità, che provengono da determinate zone geografiche e la cui produzione rispetta specifiche norme approvate da appositi decreti;
vini a Denominazione Origine Controllata e Garantita (D.O.C.G.) prodotti in determinate aree e che rispettano le norme previste da specifici disciplinari di produzione, approvati da decreti legislativi. Arrivano essere denominati DOCG esclusivamente vini che abbiano ottenuto la dicitura DOC da almeno 5 anni e che siano considerati particolarmente pregiati con caratteristiche organolettiche superiori rispetto alla media;
vini ad Indicazione Geografica Tipica (I.G.T.) vini da tavola che riportano sull’etichetta il tipo di vino, i vitigni utilizzati e l’anno di raccolta dell’uva. Nel caso dei vini valdostani, l’acronimo IGT viene spesso sostituito dalla dicitura Vin de pays, mentre per quelli prodotti nella zona di Bolzano troviamo la dicitura Landwein.
A seconda del processo di vinificazione si distinguono invece:
vini bianchi, caratterizzati dal colore che varia dal giallo all’ambrato, al paglierino al dorato fino ad arrivare al verdino chiaro, dal bouquet floreale e fruttato, la cui temperatura ideale di consumo va tra gli 8° e i 14°;
vini rosati che si presentano con un colore che varia dal rosa chiaro al cerasuolo e un profumo fruttato che idealmente vanno consumati tra i 10° e i 14°;
vini rossi caratterizzati da varie tonalità che si possono presentare dal rubino al porpora, dall’aranciato al granato con un’ampia gamma di profumi di frutta, fiori, confetture, spezie ed erbe.
Due particolari tipi di vino sono rappresentati invece da:
vino novello: ottenuto dalla macerazione carbonica, caratterizzato da un colore molto intenso e che spesso presenta una varietà di aromi dati dalla fermentazione. La normativa in materia impedisce che sia messo in vendita prima del 6 novembre dell’anno corrente e, data la sua scarsa stabilità, andrebbe consumato entro sei mesi dall’acquisto.
vino passito: un vino dolce che si ottiene con una normale vinificazione di uve appassite direttamente sulla pianta ed quindi vendemmiate tardi rispetto alla scadenza naturale, oppure che subiscono un processo di passatura artificiale su speciali graticci investiti da correnti di aria calda.
Molto particolare i vino cosiddetto barricato, che invecchia a lungo in speciali botti di legno, solitamente in rovere, ma spesso anche in faggio o ciliegio. L’invecchiamento lento e l’ossidoriduzione dato dalle fibre del legno conferisce al vino un bouquet intenso, leggermente ‘tostato’, e un sapore morbido, dal grande equilibrio.