Vitigno a bacca rossa, caratterizzato da una buona vigoria ed un’epoca di maturazione media, rappresenta uno dei vitigni internazionali esportati dalla Francia e coltivati in tutto il mondo; predilige ambienti molto luminosi, non richiede particolari condizioni climatiche e generalmente dà una produzione buona e regolare.
Le origini del Syrah non sono certe, secondo alcune ipotesi sembra provenire dalla città di Schiraz, in Persia, da cui pare giunto nel nostro paese nell’antichità attraverso la città di Siracusa; altri invece attribuiscono la zona di origine all’Albania, essendoci alcune affinità genetiche con il vitigno locale Shesh. Altre analisi sul DNA hanno però indicato affinità genetiche con i vitigni del Trentino-Alto Adige Teroldego e Lagrein.
La sua introduzione in Italia risale al 1800 ed oggi è diffuso soprattutto nelle regioni centro-meridionali e insulari, in particolare in Toscana, Marche, Lazio e Sicilia.
La varietà ha foglia medio-grande, pentagonale, tri o pentalobata; grappolo medio, allungato, cilindrico, talvolta alato; acino medio o medio-piccolo, ovale e buccia poco consistente, molto pruinosa, di colore blu-nero.
Se vinificato in purezza origina vini dal colore rosso rubino tendente al violaceo, profumo fruttato, sapore asciutto, secco, corposo, robusto, talvolta tannico, abbastanza alcolico e che si adatta all’invecchiamento in barrique soprattutto se vinificato con Cabernet Sauvignon e Sangiovese.