E’ una forma di allevamento di tradizione greca, caratterizzata per la ridotta espansione (uno sviluppo contenuto della pianta e da un limitato carico di gemme) e per la prossimità tra apparato produttivo e terreno che consente l’allevamento in assenza di sostegni. Questo tipo di sistema ha trovato il suo sviluppo in quelle zone viticole in cui i fattori climatici rappresentano dei fattori limitanti e in quelle aree dove la quantità di acqua utilizzabile dalla pianta è ridotta o in cui le disponibilità termiche durante l’anno sono scarse.
In Italia l’alberello è una forma di allevamento diffusa sia in Valle d’Aosta che in Sicilia; esso trova la migliore espressione su terreni poco fertili e particolarmente siccitosi e consente un’alta densità di impianto. Le tipologie di questa forma di allevamento si diversificano per il modello di potatura adottato; a seconda delle condizioni ambientali pedoclimatiche l’alberello presenta infatti diverse varianti e il criterio di differenziazione si basa fondamentalmente sul tipo di potatura, ovvero sul numero di gemme lasciate, sul numero di branchette, sullo sviluppo in altezza del tronco e sulle caratteristiche del vitigno; si passa infatti da una potatura cortissima dell’alberello greco a una potatura corta dell’alberello a vaso, ad una media dell’alberello di Alcamo; a prescindere da ciò, tutti si distinguono per il numero di branche o speroni: il più diffuso è l’alberello a vaso con 3-4 branche ognuna delle quali porta 1-2 speroni di 2-3 gemme.
A causa delle sue particolari caratteristiche questo sistema di allevamento risulta difficile da meccanizzare, in particolare per la gestione della vegetazione e per la vendemmia.
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Tipologie di alberello:
alberello a potatura corta: è la più diffusa poiché in grado di fornire buoni risultati in terreni poveri e con viti in grado di fruttificare sui tralci emessi dalle prime gemme basali. L’altezza del tronco varia dai 10 cm dell’alberello pantesco ai 40–50 cm dell’alberello a vaso. Il tronco si divide alla sommità in 2-5 branche, più o meno lunghe, ciascuna portante 1-3 speroni, su ognuno dei quali vengono lasciate, secondo il vitigno e le condizioni pedologiche, da 1 a 3 gemme basali
Alberello a potatura mista: questo sistema ha lo scopo di sfruttare i vitigni che fruttificano sui tralci emessi dalle gemme intermedie, avendo gemme basali poco fertili o del tutto sterili. La potatura si esegue tagliando a sperone il capo a frutto della stagione precedente e lasciando come capo a frutto il tralcio più vigoroso emesso dallo sperone della stagione precedente.